Il precedente storico
Nel 1874 il francese Élie Roudaire, ufficiale geografo, pubblicò un progetto sulla realizzazione di un mare interno in Algeria e Tunisia. Si trattava di costruire un canale che, dal mare, avrebbe inondato gli chott, le vaste depressioni nordafricane. A seguito di questo studio, presero il via varie missioni, prevalentemente francesi. La missione italiana di Orazio Antinori, fece una breve e costosa apparizione.
1874
L'IDEA "ORIGINARIA"
2015
IL PROGETTO
Successivamente alla morte di Roudaire, Ferdinand de Lesseps, il realizzatore del canale di Suez, ereditò il progetto, con la ferma intenzione di creare un mare nel Sahara. A suo parere, si trattava di un’iniziativa del tutto fattibile e dalle conseguenze epocali.
L’ultimo studio risalente al 1905 considerava antieconomica l’iniziativa. Ma all’epoca non esisteva il turismo di massa, l'itticoltura e l’Europa aveva meno di 200 milioni di abitanti e non era importatrice di sale. Da allora, gli chott sono rimasti opportunità inesplorate: la loro trasformazione in mari interni porterebbe enormi vantaggi, sia durante i lavori di cantiere sia a realizzazione avvenuta. Tutta l'area risulterebbe irrigabile e darebbe diritto ai carbon credits previsti dal Protocollo di Kyoto.